riportiamo di seguito il comunicato dei compagni della federico II.
le aggressioni avvenute nella mattinata e nella notte del 30 aprile non ci sorprendono affatto, così come non ci sorprende il vittimismo ipocrita delle merde fasciste.
risponderemo colpo su colpo alle aggressioni fasciste!
solidarietà ai compagni aggrediti.
Difendiamo le nostre strade, costruiamo i nostri sogni
Il 28 Aprile, in serata, compaiono alcune scritte fasciste sui muri della facoltà di Lettere, luogo in cui studiamo e in cui passiamo le nostre giornate: svastiche, croci celtiche, minacce di vario tipo, tra cui la scritta “antifa vi buchiamo”. Alla luce di quello che succederà la mattinata seguente, valutiamo questa frase come un chiaro segnale circa la premeditazione e la provocazione dell’agire dei fascisti.
In mattinata, ci ritroviamo all’ingresso della facoltà di Lettere per ripulire i muri alla luce del sole, come sempre, davanti a tutti: studenti, professori e passanti, perché la facoltà è nostra e non abbiamo bisogno di strisciare di notte per non farci vedere. Come sempre, ribadiamo a testa alta ed in ogni istante il nostro essere antifascisti, nei nostri quartieri, nelle nostre strade e nelle facoltà, ribadendo che mai permetteremo un passo avanti di qualsivoglia gruppo neofascista o neonazista, che si chiami CasaPound o Stupor Mundi.
In mattinata un noto fascista di Torre del Greco, responsabile delle scritte della sera precedente, inizia una lunga serie di provocazioni che terminano con ripetute minacce, coltello alla mano, di far venire i suoi “amici” ad ammazzarci; senza nessun passo indietro, viene allontanato con determinazione.
Mentre l’opera di pulizia prende avvio, viene notato un gruppo di tre ragazzi che passa in mezzo a noi, non ci basta il tempo di mettere a fuoco le loro facce e riconoscerli in quanto esponenti della nota Casapound, che questi tirano fuori i coltelli. Lo scontro è inevitabile. Senza paura delle lame, con decisione e forza, i fascisti vengono allontanati.
Non gli sarà permesso, né ieri né mai, di diffondere odio e razzismo nella nostra città.
I nostri compagni, con evidenti e gravi ferite da taglio, vengono portati in ospedale per essere medicati; saranno necessari diversi punti di sutura e per uno sarà programmato un intervento chirurgico alla mano, trapassata quasi da parte a parte, recidendo dei nervi. Solo la sua prontezza di riflessi ha evitato che la coltellata gli perforasse la gola. Era un colpo inferto per uccidere. Senza neanche dare il tempo ai compagni di ricevere le cure mediche che la DIGOS è già sopraggiunta all’ospedale per costringere i nostri compagni a presentarsi in Questura per essere sentiti sui fatti.
Come sempre non denunceremo i nostri aggressori, ben consapevoli che invece pioveranno denunce su di noi. Fiducia nella giustizia non ne abbiamo mai avuta e non saranno delle coltellate a farci cambiare idea; la storia ci insegna che i fascisti sono funzionali alla conservazione di questo sistema di potere e come tali li combatteremo sempre, senza implorare l’intervento della polizia di uno stato in cui non crediamo.
I compagni usciranno dalla Questura diverse ore dopo con un’indagine per rissa aggravata sulle spalle.
La risposta che la città riesce a dare è rabbiosa e immediata: appena i compagni vengono rilasciati, parte un corteo per le strade del centro storico, reagendo così in maniera determinata all’aggressione della mattina, denunciando la responsabilità e la connivenza del pdl e di Lettieri con i neofascisti di Casapound,candidati nelle loro liste alle prossime elezioni. Uno su tutti Enrico Tarantino, candidato nella lista “liberi per lettieri”, protagonista dell’aggressione in seguito alla quale riporta una decina di punti in testa (lo stesso che qualche giorno fa sul suo profilo fb aveva espresso la propria stima per Hitler).
Il corteo cercherà di raggiungere la sede del PdL in Piazza Dante per esprimere il proprio sdegno, ma
diverse cariche della polizia con manganelli e lacrimogeni lo impedirà.
Se il nostro odio ricade sui candidati che permettono la candidatura di questi personaggi, ne conserviamo d’uguale misura per tutti gli esponenti del panorama politico che ora si affannano a pubblicare messaggi di solidarietà a Lettieri.
Non esiste, per quanto ci riguarda, esponente che ci possa rappresentare; l’antifascismo non lo deleghiamo ad alcun partito. Non appoggiamo nessun programma e nessun candidato concorrente alle prossime elezioni. Siamo certi che solo la lotta nelle strade, nelle piazze e nelle assemblee dal basso sia in grado di costruire una vera alternativa a questo sistema.
La nostra autonomia è la nostra forza, quello che abbiamo lo abbiamo conquistato con la lotta e con il sacrificio quotidiano. Tra queste, le aule occupate nelle università, luoghi in cui svolgiamo la nostra attività politica; consideriamo altresì pietoso l’opportunista comunicato di Casapound, in seguito ai fatti di ieri, in cui non si esita ad invocare l’intervento della polizia contro i luoghi di reale protagonismo studentesco.
Consideriamo ancora più grave la possibilità e lo spazio che viene concesso a dei nazisti assassini dai giornali e dalle televisioni che, compiacenti, avallano la tesi di una guerra tra bande, finendo per mettere sullo stesso piano chi parla di superiorità della razza e chi di solidarietà e uguaglianza. E’ inutile ricordare gli eventi di Piazza Navona 2008, le centinaia di aggressioni ogni anno e gli incalcolabili agguati impuniti di cui Cp o l’estrema destra in generale, si sono resi protagonisti. A tal proposito, citiamo gli eventi di Roma di questa settimana e l’episodio di ieri qui a Napoli, già esplicativi di per sè.
La responsabilità degli organi di stampa per le ripercussioni di questi eventi non passeranno, per quanto ci riguarda in secondo piano e non le sottovaluteremo in nessun modo.
In conclusione ringraziamo infinitamente tutti i ragazzi e i compagni che ci sono stati vicino.
Non un passo indietro
TONINO LIBERO
Studenti Federico II