su dissociazioni e critiche…

un interessante spunto di riflessione che avevamo quasi dimenticato e poi ricordato grazie a informa-azione

Uno spunto di riflessione

[…]

Nel movimento anarchico internazionale l’uso della violenza ha sempre creato divisione, e sollevato vespai di polemiche spesso accompagnate da scomuniche, che in certi casi sono sfociate addirittura nella delazione.
Tuttavia le divergenze nascono sui tempi e sui modi, né da una parte né dall’altra infatti si è mai arrivati a escludere in termini categorici il ricorso alla violenza.
Ma questa impostazione del problema non fa che accrescere la confusione. Chi decide, e con quali criteri, della bontà dei tempi e dei modi nell’uso della violenza? C’è chi sostiene che soltanto in una situazione preinsurrezionale, con le masse sul piede di guerra, ha senso utilizzare la violenza. Sarà anche vero. Ma non mi sembra che ci sia qualcuno in grado di stabilire con assoluta certezza, quando una situazione è preinsurrezionale e quando invece non lo è.

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A’RRAGGIA ottava puntata

ecco in download l’ottava puntata di A’RRAGGIA, trasmessa in diretta venerdì 11 maggio.

in questa puntata abbiamo parlato di nato urban operations 2020, eurogendfor, repressione, conflitto sociale

con la musica di alfatec, xkatexmoshx, vitamin x, oss!, colonna infame skinhead, duap, comrades, downright, no somos nada, atestabassa, dead language, scapegoat, death grips, deathrite, wolfbrigade, grinding halt, 16, la crisi, yacopsae

questa settimana la trasmissione salta: saremo nuovamente in diretta venerdì 25 maggio

scarica qui

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vittime del terrorismo?

segnaliamo questo interessante contributo dei/lle compagn* di trento e rovereto

In riferimento all’attacco ad Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare (gruppo Finmeccanica), quotidiani nazionali e locali hanno parlato del nostro dossier Una piovra artificiale. Finmeccanica a Rovereto. Il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, si è affrettato a dire che l’ateneo trentino ha sì rapporti di collaborazione con Finmeccanica, ma solo in ambito civile.
Come spieghiamo con degli esempi specifici nel dossier, tra “civile” e “militare” non è più possibile alcuna distinzione.
I responsabili di “Manifattura Domani” hanno parlato, per quanto riguarda la presenza al suo interno di ditte legate a Finmeccanica, di “farneticazioni” da parte nostra.
Nel consorzio Habitech (che fa parte del progetto “Manifattura Domani”) troviamo in realtà Neuricam S.p.A. e Optoi Group, entrambe di Eurotech, una controllata di Finmeccanica che produce, tra l’altro, il “cuore elettronico” dei Predator (i droni USA impiegati in Iraq e in Afghanistan). Nel consiglio di amministrazione di Eurotech siedono pezzi da novanta di Finmeccanica, come Giovanni Soccodato, Direttore Centrale Operazioni del gruppo, impegnato in particolare nel progetto degli F-35.
Tutti – politici, giornalisti e sindacalisti – hanno fatto a gara nel parlare di Adinolfi come di una vittima della “follia terroristica” da cui dovrebbe difenderci… l’esercito.
Siamo cocciuti. Continuiamo a definire terrorismo “l’uso indiscriminato della violenza al fine di conquistare, mantenere e difendere il potere” (come un tempo dicevano persino i dizionari).
Terrorismo è contribuire alla nuclearizzazione del mondo.
Terrorismo è produrre armi di distruzione di massa (come i cacciabombardieri F-35, concepiti per trasportare anche ordigni atomici).
Finmeccanica – primo produttore italiano di armi e quinto a livello mondiale – fa tutto questo. E molto di più.
Non abbiamo lacrime per chi mette le proprie “competenze” al servizio della guerra e dell’apocalisse atomica. Le nostre lacrime le abbiamo già versate per i morti e i nati con malformazioni di Chernobyl, per i cancellati di Fukishima, per i bombardati e gli sfollati di Baghdad, di Kabul, di Tripoli, di Jenin.

rompere le righe

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