presidio di solidarietà

La
rivolta brucia ancora…

Solidarietà
agli/alle arrestati/e!

Il
6 dicembre dello scorso anno, nelle strade di Exarchia ad Atene, la
polizia greca uccide a freddo, dopo uno scambio di insulti, lo
studente quindicenne Alexis Grigoropoulos.

Questo
evento è stata la scintilla che ha fatto esplodere rivolte spontanee
in tutta la Grecia.

Nonostante
i media nazionali ed esteri abbiano tentato di coprire e minimizzare
gli eventi, in molti non hanno creduto alla solita storia della “mela
marcia” all’interno dell’apparato poliziesco. Anzi, le rivolte
generalizzate sono nate proprio dalla consapevolezza diffusa che
l’autorità uccide e, se non uccide, rende la vita un inferno, in
Grecia come nel resto del mondo.

Nel
corso di questo anno le proteste e le lotte si sono estese su tutti i
fronti, ma anche la repressione si è intensificata in tutte le sue
forme: processi farsa, arresti preventivi, perquisizioni, cariche
della polizia ai cortei, squadracce di fascisti scortate dalla
polizia che attaccano spazi temporaneamente liberati.

Negli
scorsi giorni numerosi compagni da tutta Europa sono accorsi in
Grecia per ricordare la morte di Alexis e dimostrare che quella
rabbia brucia ancora.

Il
5 dicembre un’operazione di polizia ha portato all’arresto di diversi
manifestanti tra i quali alcuni nostri compagni.

Oggi
siamo qui non solo per portare solidarietà agli arrestati, ma perché
la loro lotta è anche la nostra e per ricordare ai vari potenti che
la possibilità di sovvertire l’esistente non è mai definitivamente
sopita.

Martedì
8 dicembre alle ore 11

Presidio
presso il consolato Greco in via Gramsci, 5

Anarchici
e anarchiche solidali/e

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