arresti a napoli

La sera di lunedì 26 luglio, con una mossa infame, la digos ha arrestato due persone tra cui un nostro compagno. Il reato che gli è stato contestato fa riferimento agli avvenimenti del primo maggio scorso. Ricordiamo i fatti: in mattinata parte il corteo da Piazza Mancini, all’altezza di Porta Nolana, un gruppetto di quattro/cinque fascisti si fa notare ai margini della manifestazione. È evidente la provocazione, si sentono sicuri, i loro amici sbirri probabilmente gli avevano promesso protezione ma qualcosa non va secondo i loro piani. Vengono riconosciuti e invitati ad allontanarsi; loro fanno gli spacconi, si sentono le spalle coperte. Vola qualche insulto e qualche spintone; la situazione precipita e le merde sono costrette a scappare con la coda tra le gambe. Uno di loro, il più coglione, sbaglia strada, si rifugia in un negozio dove viene raggiunto e picchiato; successivamente arriva altra gente e il coglione viene accoltellato.
Dalle prime frammentarie notizie sembra che il g.i.p. ha convalidato gli arresti operando una grossa forzatura in merito alla ricostruzione degli eventi.
È evidente che il piagnisteo dei servi in camicia nera, che continuavano ad elemosinare giustizia dalla questura, ha sortito i suoi effetti: “tentato omicidio” gridavano ed è proprio per questa accusa che adesso due persone rischiano una pesante condanna.
È altrettanto evidente che i servi in camicia blu abbiano aspettato l’ultima settimana di luglio per notificare l’arresto, con la speranza che la calura estiva potesse affievolire una risposta, lasciando così gli arrestati soli di fronte alla repressione.
Così non sarà! Come prima risposta abbiamo organizzato un presidio in solidarietà con gli arrestati
VENERDI’ 30 LUGLIO ALLE ORE 18
FUORI AL CARCERE DI POGGIOREALE (LATO PIAZZALE CENNI)
Tutto il nostro disprezzo va a sbirri, magistrati, giornalisti e alla feccia fascista.
Al nostro compagno va tutto il nostro affetto e tutta la nostra solidarietà.
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