Martedi 11 maggio l’abitazione di un nostro compagno è stata perquisita
dalla Digos in merito all’indagine in corso per i fatti del primo maggio
a Napoli.
Ricordiamo che durante il corteo alcuni fascisti di casa
pound sono stati riconosciuti e allontanati.
Si è arrivati al
contatto fisico durante il quale una delle merde è stata accoltellata
all’interno di un negozio dove si era rifugiato.
In merito a questo
eventi venerdi 14 maggio su "il Mattino" di Napoli è apparso un
articolo infamante firmato da Leandro del Gaudio in cui, evidentemente
imboccato dalla digos, il bastardo pennivendolo addossa tutta la
responsabilità del fatto al nostro compagno e indica l’area anarchica
come responsabile dell’aggressione ai fascisti e verso cui sarebbe
rivolta l’attenzione de gli inquirenti.
Da notizie non ancora
ufficiali sembra che il nostro compagno sia accusato di concorso in
tentato omicidio in quanto riconosciuto dalle immagini delle telecamere
del negozio come uno degli aggressori. Non è ancora chiaro se sia stato
emesso un mandato di arresto in quanto il nostro compagno non era
presente al momento della perquisizione.
Tutta la nostra solidarietà
va al nostro compagno inquisito e tutto il nostro odio ai ai fascisti,
agli sbirri e ai giornalisti.
Daremo degli aggiornamenti non appena
avremo delle notizie più precise.
dalla Digos in merito all’indagine in corso per i fatti del primo maggio
a Napoli.
Ricordiamo che durante il corteo alcuni fascisti di casa
pound sono stati riconosciuti e allontanati.
Si è arrivati al
contatto fisico durante il quale una delle merde è stata accoltellata
all’interno di un negozio dove si era rifugiato.
In merito a questo
eventi venerdi 14 maggio su "il Mattino" di Napoli è apparso un
articolo infamante firmato da Leandro del Gaudio in cui, evidentemente
imboccato dalla digos, il bastardo pennivendolo addossa tutta la
responsabilità del fatto al nostro compagno e indica l’area anarchica
come responsabile dell’aggressione ai fascisti e verso cui sarebbe
rivolta l’attenzione de gli inquirenti.
Da notizie non ancora
ufficiali sembra che il nostro compagno sia accusato di concorso in
tentato omicidio in quanto riconosciuto dalle immagini delle telecamere
del negozio come uno degli aggressori. Non è ancora chiaro se sia stato
emesso un mandato di arresto in quanto il nostro compagno non era
presente al momento della perquisizione.
Tutta la nostra solidarietà
va al nostro compagno inquisito e tutto il nostro odio ai ai fascisti,
agli sbirri e ai giornalisti.
Daremo degli aggiornamenti non appena
avremo delle notizie più precise.
Anarchici a Napoli