ascolta e suona blackout

riceviamo e pubblichiamo

Siamo quelli di Radio Blackout, siamo quelli che la sostengono, siamo quelli che la suonano, siamo quelli che la trasmettono, siamo quelli che montano e smontano i concerti, siamo ….. probabilmente ci conoscete.

Ma torniamo un po’ indietro ….. nel 1992 nasce il progetto Radio 2000 Blackout (associazione senza scopo di lucro). Il movimento della Pantera era finito da poco, era in pieno sviluppo il movimento delle occupazioni dei centri sociali e delle case. Con molto entusiasmo, poca esperienza e significativi sacrifici economici abbiamo pensato di provare a usare un microfono, un mixer e un’antenna per trasmettere musica ed informazione di una parte che normalmente non ha voce nei mass-media. Radio Blackout ha sempre avuto molti amici nei centri sociali, nelle case occupate, tra i musicisti/gruppi e non ha mai escluso altri gruppi, associazioni e movimenti. Abbiamo inizialmente affittato uno stabile privato ma, non avendo alcuna forma di finanziamento pubblico o privato e non trasmettendo pubblicità, non riuscivamo a starci nei costi ed è cominciata una trattativa con il comune di Torino conclusasi temporaneamente con la sistemazione di via Antinori fino ad arrivare all’attuale sistemazione di via Cecchi. In questo stabile siamo da quattro anni e paghiamo un affitto agevolato al comune come tutte le associazioni cittadine senza scopo di lucro e come tutte le radio comunitarie presenti sul territorio nazionale in genere ospitate in locali comunali.

Il 2 di dicembre abbiamo ricevuto una lettera dal comune di Torino, firmata da Marta Levi e Mario Viano, che ci intima di lasciare i locali di via Cecchi entro e non oltre il 31/03/2010.

Rifiutandoci il rinnovo di contratto  si nega per intero tutto ciò che Radio Blackout è, senza compromessi, senza se e senza ma. Si nega la sua stessa esistenza.

In questo c’è la volontà di mettere un bavaglio alla circolazione libera di informazioni, alla cronaca di eventi e manifestazioni che possono diventare scomode ma che altrimenti non avrebbero alcuno spazio, alla libera propagazione di musica nell’etere.

Siamo convinti che la campagna a difesa di Radio Blackout non riguardi solo gli 80 dj che ogni giorno trasmettono in diretta dalla radio in maniera volontaria ma riguardi tutti coloro che hanno a cuore la libera circolazione delle informazioni, notizie e musica.

Potete sostenere la Radio attraverso questi mezzi:

– Spot (o skit) registrati da voi della lunghezza di massimo 3.00 minuti che verranno poi diffusi da Blackout.

– Esprimere la vostra solidarietà con un vostro comunicato che verrà diffuso attraverso i mezzi della radio (etere, internet, comunicazione stampa)

SPEGNI LA CENSURA, ACCENDI BLACKOUT!

Campagna a sostegno delle libere frequenze dei 105.250 fm


www.radioblackout.org

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